Cordelia (nome)

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Cordelia è un nome proprio di persona italiano femminile[1].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Variante in altre lingue[modifica | modifica wikitesto]

Origine e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

L'addio di Cordelia, di Edwin Austin Abbey

Il nome Cordelia è stato usato da William Shakespeare nella sua tragedia Re Lear, per la figlia del personaggio omonimo, e vi sono differenti ipotesi sulla sua etimologia. Shakespeare lo prese da un'opera di Raphael Holinshed pubblicata nel 1577[3][4] (una trentina d'anni prima del suo Re Lear, rappresentato per la prima volta nel 1608), dove si trattava di un errore di trascrizione del nome di una figura leggendaria, Cordeilla[2][3]. A sua volta, pare che Holinshed abbia preso il nome Cordeilla dall'Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth[2][4], composta attorno al 1130, che è il primo testo in assoluto dove il nome di questa figura della mitologia gallese viene riportato (più avanti, nelle genealogie dei personaggi leggendari gallesi del XIV secolo, il nome verrà menzionato due volte, una volta scritto Cordiella ed una Cordoylla)[3]; va notato che Monmouth fece molta confusione con i nomi che scelse per le sue opere, dando origine ad altri di uso moderno come Morgana, Rowena e Guendalina.

Non è chiaro da dove Monmouth abbia tratto il nome Cordeilla[4]; un'ipotesi suggerisce che possa averlo derivato dal nome tedesco Cordula o Cordola (portato da una delle vergini compagne di sant'Orsola)[3][4] oppure direttamente dal latino cor (genitivo: cordis, "cuore"), da cui Cordula probabilmente deriva[1][4][5]; in tal caso, Shakespeare avrebbe potuto pensare il nome per sottolineare l'animo buono del suo personaggio[1]. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che Cordula e Cordelia non siano correlati[3].

Una seconda ipotesi propone un legame con il nome di Creiddylad, un'altra figura della mitologia gallese, figlia del dio Lludd Llaw Eraint nel Mabinogion[3][4]. Nella storia di Culhwch e Olwen, Creiddylad è menzionata due volte. La correlazione tra i due nomi ha tuttavia una probabilità piuttosto esigua[3]. Il nome Creiddylad è composto dagli elementi celtici kred ("cuore") e dligito ("dovere", "debito", "pegno")[4].

Vi sono poi alcune altre interpretazioni minoritarie, come quella che lo riconduce ai termini greci κορη (kore, "fanciulla", da cui anche Cora e Corinna) e δηλος (delos, "chiara", "limpida", da cui Delia), proponendo quindi il significato di "pura fanciulla"[6].

Eccetto per gli usi mitologici e letterari, le prove dell'esistenza di persone di nome Cordelia prima dei tempi moderni sono rare: nel Seicento quelle di cui si ha notizia certa sono solamente tre[3]. È quindi probabile che la diffusione sia successiva alla pubblicazione dell'opera di Shakespeare[3]. L'uso del nome in italiano, scarso, è dovuto alla fama del personaggio letterario[1].

Onomastico[modifica | modifica wikitesto]

Il nome è adespota, ovvero non esistono sante che lo portino; l'onomastico ricade quindi in occasione di Ognissanti, il 1º novembre.

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Il nome nelle arti[modifica | modifica wikitesto]

Toponimi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e La Stella T., pp. 96, 97.
  2. ^ a b c (EN) Cordelia, su Behind the Name. URL consultato il 13 gennaio 2011.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) The Problem Names Project - Concerning the Name Cordelia, su Medieval Scotland. URL consultato il 1º luglio 2010.
  4. ^ a b c d e f g Sheard, pp. 149, 153.
  5. ^ (EN) Cordula, su Behind the Name. URL consultato il 19 marzo 2011.
  6. ^ Burgio, p. 114.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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